giovedì 25 settembre 2014

Du gambe e Du braccia


Disclaimer: sto post farà incazzare un sacco di gente, naturalmente è la mia opinione e quindi non condivisibile, sentitevi liberi di commentare od insultarmi... o di discutere con me in maniera civile. Non ho paura di cambiare idea se accorgo di sbagliarmi.


"DU GAMBE E DU BRACCIA CIA L'UOMO, SEMPRE QUELLE SO' LE COSE"


normalmente questa frase viene detta mentre stai facendo vedere qualche tecnica o posizione o principio ad un altro praticante, o magari ne stai solo parlando.
Che naturalmente Lui ha già provato tutto.
Ha fatto due mesi di Taichi, ha fatto una lezione di Aikido con un suo amico che spacca i culi, si è rotolato sul tatami con un tizio che faceva Brasilian  ed ha insegnato a Machado qualche trucco nuovo, ed ora insegna Giugizzu.
pure lui.
che tanto tutto è uguale.
e pure se segue una scuola tradizionale, ci deve mettere dentro il Taichi che "tanto serve un sacco".

e tu, che metti tutto te stesso nel cercare di apprendere al meglio delle tue possibilità una sola scuola, un solo stile, e che ti rendi conto di quanto profondamente diverso possa essere da altre scuole ed altri stili nelle sfumature, nel gusto, nelle minime posizioni.
Tu, dentro di te
Ti incazzi.
come una bestia

però fai finta di nulla, sorridi gentile, e dici "effettivamente..."
perchè alla fine sei stanco di dover spiegare le cose a chi non ascolta.


perchè lo sai che alla fine, se ti ci metterai di buzzo buono a cercare di spiegargli il tuo punto di vista, quello che gli farai vedere saranno "bazzecole, quisquilie, pinzillacchere", perchè a Lui interessa solo "l'efficacia" e  che "la robba funzioni".

Non gli interessa un cazzo che quello che gli fai vedere abbia una spiegazione, che funzioni (magari anche solo in un certo contesto) con i suoi SE ed i suoi MA.
Non gli interessa che quelli che fai tu sia una ricerca dentro di te e dentro una scuola Antica, per cercare di comprendere quello che i vecchi Sensei cercavano di trasmettere a TE, che sei l'ultimo infimo anello di una catena.

No.. non gli interessa nulla.
tranne poi, magari, vederlo insegnare quello che tu gli hai fatto vedere a qualcun altro, sbagliato, con posizioni ridicole e magari spacciandolo pure per roba sua.
Dando spiegazioni ampollose su qualcosa che non ha compreso, cercando di torcere la realtà perchè si adatti a quello che lui ha capito.. invece di cercare di capire la realtà.

basta.
basta con sta roba del "tanto ciabbiamo Du braccia e Du gambe"
questa affermazione è vera.
ma è come dire "na bistecca e na scarpa de pelle sempre vacca sono"
un ovvietà..
ma non per questo sono la stessa cosa..
non sono interscambiabili..

quindi ora dirò la mia, ampollosa e pretenziosa, idea sullo studio delle arti marziali.
fatevene una ragione..
qualcuno mi darà del coglione, qualcuno mi dirà che ho ragione, qualcuno si incazzerà magari.
amen

Le arti marziali non sono tutte uguali.

la maggior parte delle arti marziali sono PROFONDAMENTE diverse l'una dall'altra.
Le arti marziali Cinesi, ad esempio,  sono molto diverse da quelle Giapponesi.
Ed anche fra Arti Giapponesi ed Arti Giapponesi esistono spesso molte differenze.

nonostante si possano trovare delle similitudini superficiali, il "sentimento" dentro l'arte è diverso.
studiando queste arti ci si può accorgere che la parte più Omote, più visibile ed esposta, può essere simile.
Studiando più profondamente, potremo accorgerci che, nella loro forma più raffinata e pura, proprio nella loro ESSENZA, arti diverse possono avere incredibili similitidini.
Ma il totale di questo studio, di queste cose, le rende molto differenti.

metafora:
Un cavallo ed un cane sono uguali?

sono la stessa cosa? 
sono intercambiabili?
entrambi sono quadrupedi, hanno colorazioni simili, sono intelligenti, hanno gli stessi organi interni disposti nella stessa posizione..
ma non sono la stessa cosa
non sono intercambiabili.
hanno caratteri diversi
abitudini diverse
sono ANIMALI diversi..
certo, cianno quattrozampe e na coda..
ma sono MOLTO differenti..


ora vado più in dettaglio:

Le scuole di Jujutsu non sono tutte uguali
Sebbene abbiano magari molte similitudini, ogni scuola è diversa dall'altra.
Altrimenti esisterebbe una sola scuola.
Esistono sicuramente dei principi comuni a molte o tutte, ma ogni scuola ha un suo retrogusto ed una sua personalità.
se si vuole capire questo retrogusto, capire l'essenza  della scuola, si deve cercare strenuamente di vuotare quella cazzo di coppa e non aggiungere nulla, cercando di capire quello che la scuola sta cercando di insegnare senza filtrarla attraverso esperienze e preconcetti.
Un Esperto, un Maestro, avrà magari l'esperienza per poter discernere e razionalizzare, capire le similitudini e le differenze.
Ma stiamo parlando di una persona che è arrivata ad un certo livello (elevato) di una scuola ed ha l'esperienza e la competenza per poter studiare più scuole e mantenerle separate.

esempio pratico:
io pratico un Ramo della Hontai Takagi Yoshin ryu ..
inizialmente mi sembrava che quello che stavo imparando fosse semplicemente una diversa sequenza di kata rispetto alla linea principale...
continuavo a studiare i Kata di Hontai e, insieme, quelli di Moto-Ha.
tanto le tecniche "erano le stesse o quasi."
Quando ho deciso di abbandonare l'hontai completamente e studiare approfonditamente solo il Moto-Ha-Yoshin-ryu, ho iniziato a rendermi conto delle piccole differenze che le contraddistinguono..Ho iniziato a capire cosa Soke Yasumoto volesse cercare di insegnare con la sua scuola...
è stato illuminante.
Ho iniziato a comprendere le differenze (minuscole ma significative) fra le due scuole..e contemporaneamente ho iniziato apprezzarle ENTRAMBE.. ad ammirare le differenze tecniche, come se dal pendio di una montagna potessi guardare il pendio di un altra..
vette differenti, stesso spirito.


Ho percepito quanto possano essere uguali e dissimili, affini e pur difformi.
e non avrei mai potuto capirlo se non mi fossi focalizzato su una sola di esse, ma avessi continuato a praticare entrambe con lo spirito del "du gambe e du braccia".
Lo so che  studiare una sola scuola vuol dire fare un piccolo bagno di umiltà, fidarsi totalmente  di un insegnante e, sopratutto, impegnarsi.
ma è un piccolo prezzo da pagare, secondo me, per ciò che cui viene insegnato.

Quindi, e qui si vene al punto.
Se un marzialista con un pò di  pratica può trovare una differenza sostanziale fra due scuole che hanno la stessa identica radice come Hontai e Moto Ha, non credete che ci possano essere differenze più macroscopiche fra arti marziali differenti?

E dove sono queste differenze se "tutti cianno du braccia e du gambe"?

Bè, le differenze si trovano nell'ambito in cui si sono evolute, il background culturale, storico, nel modo di vestire, nello scopo che hanno, nell'idea che hanno alla base.

Possono esserci Arti che sembrano molto  simili, ma che hanno una base tanto differente da renderle incompatibili, come esserci Arti che sembrano totalmente differenti, ma che hanno alla base tanti  principi comuni, da essere perfettamente integrabili.

Partendo dal presupposto che tutte le Arti marziali sono partite dal concetto base di "Ie devi Menà (tm) ", alcune arti lo hanno superato per arrivare al "Iedevi volè bbene", altre hanno svuluppato metodi propri per il concetto di "menare", altre ancora si concentrano sulla crescita dell'individuo che deve menare, altre si sono evolute in un "ciai da stabbene Te" ed alcune pensano che "mena' nun è abbastanza".

Un patrimonio incredibile di diverse idee, concetti, principi che non possono essere unite sotto la semplicistica visione del "ie devi menà".

dire "tutte le arti marziali sono uguali", equivale a dire "tutti gli uomini sono uguali".. che può essere un principio etico condivisibile, ma è tecnicamente falso.
In quanto ci sono persone alte e basse, magre e grasse, intelligenti e stupide, calve o capellone, con soglie del dolore differenti, destrimani o mancini. Con caratteri, storie, culture anche TOTALMENTE dfifferenti.
non esistono due persone uguali al mondo.
 



Comprendo, naturalmente, che alla fine è solo questione di scelte personali ...perchè in fondo esistono Maestri onesti (con se stessi innanzitutto) che studiano coscientemente due arti insieme, magari anche complementari .. ma hanno la coscienza di cercare di non mescolarle. O hanno la capacità invidiabile di svuotare la coppa quando passano dall'una all'altra.
Ma, imho, si possono contare sulle dita di un falegname.. 

arriviamo, alla fine, sempre alle stesso conclusioni.
La differenza la fa l'onestà intellettuale del praticante.

dici niente.


NB
AGGIUNTA FINALE:
il Maestro Maurizio Germano è stato così gentile da rispondere a questo Post inviandomi una mail molto articolata, l'ho pubblicata QUI perchè potesse essere vista da tutti.
Ottimo Food for thoughts


 




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