sabato 28 luglio 2012

Sulla Motivazione


CAPITOLO 4: Sulla Motivazione


Negli ultimi anni l’offerta di Arti Marziali sul mercato è aumentata notevolmente, quando ho iniziato la pratica del Judo nel 1976, le uniche possibilità erano Judo e Karate, l’idea era “il judo è per la difesa e il karate per l’attacco”.. e questa sciocchezza la si sente ancora oggi da parte dei profani...

Ma al giorno d’oggi l’offerta è veramente vasta, Kung Fu, Tai Chi Chuan, stili indonesiani e filippini quali l’Arnis e il Krabi Krabong, la Muhay Thai e la Kick/Fit Boxe, il Krav Maga e i millemila sistemi di Difesa Personale, Jujitsu in varie salse, Karatè di quattro stili differenti, Il Kendo e l’Aikido, il Kenjutsu e la Scherma Storica Rinascimentale e chi più ne ha, più ne metta.
In mezzo a tutta questa offerta, un neofita ha una vastissima scelta perfino in  paesi e cittadine più piccole…quindi la domanda che mi viene posta oggi è piuttosto semplice:

Perché una persona dovrebbe scegliere un corso di Jujutsu tradizionale, invece di scegliere un corso di Difesa Personale/Krav Maga o un corso di Jujutsu moderno (magari appreso direttamente dal suo occidentalissimo Soke/inventore) o una  delle miriade d’altre attività marziali presenti sul mercato?

La domanda non ha, in realtà, una risposta univoca…
Ogni allievo deve trovare una propria motivazione per venire al Dojo sera dopo sera, magari sfidando la neve ed il maltempo, la partita della nazionale o la moglie che fa il muso…
Di tutti coloro che si iscrivono, solo una parte riuscirà a trovare dentro di sé quella molla che li spingerà a continuare nonostante tutto…e questi, nel tempo, non si chiederanno più “Perché”, si chiederanno “come facevo senza?”.
In fondo la grande offerta sul mercato ci rende tutti più ricchi, non dovrebbero esserci più (si spera) persone che si iscrivono perché “hanno trovato solo quello” o che fanno Jujutsu “tanto per”, bensì persone che avranno cercato e trovato quel qualcosa che le ha fatte restare,

Personalmente invito sempre gli allievi a provare anche altre palestre/dojo/arti…se ritorneranno da me, è perché hanno trovato qualcosa di valido, se non tornano, probabilmente stavano cercando qualcosa di diverso da ciò che io do loro.


Giusto per chiosare, Io ho iniziato spinto dalla curiosità e da due amici che mi hanno convinto a provare.
 Arrivato al dojo, ho trovato un ambiente amichevole e piacevole, in cui si praticava un Jujutsu moderno e divertente (WJJF, all’inizio), che sembrava essere efficace per la difesa personale. Man mano che il tempo passava scoprivo che quello che facevo mi divertiva,  mi insegnava a conoscere meglio il mio corpo, mi manteneva in forma. 

Il gruppo era affiatato e divertente, e le cose andavano bene… Finchè, arrivato ad un certo punto del mio percorso marziale, mi sono accorto che mi mancava qualcosa… Che ciò che praticavo non era sufficiente, o forse era semplicemente troppo. In quel periodo, infatti, al Dojo si praticavano mescolati cinque stili diversi di jujutsu, moderni ed antichi…A quel punto la mia passione era cresciuta a tal punto, da spingermi a cercare un Maestro che mi insegnasse qualcosa di più delle semplici “tecniche”, e che mi insegnasse ciò che percepivo esserci nella profondità di questa arte secolare…

Ho iniziato a fare Kilometri per cercare il Maestro giusto…Ho praticato in diversi Dojo, scuole e stili differenti, è stato un periodo complicato, e pieno di delusioni e false speranze..Finchè, come succede sempre nella vita, non sono stato pronto per trovare il mio vero Maestro, la persona che ha aperto il suo Dojo per insegnarmi veramente…lì ho trovato ciò che cercavo.. e non mi sono mai pentito della scelta, né dei kilometri percorsi per andare a trovarlo, né dei problemi che una fedeltà come quella richiesta (e offerta liberamente) da una scuola così può comportare.

Quindi, dopo questa lunga premessa, cosa dovrebbe spingere un neofita a scegliere un corso di Jujutsu tradizionale invece di uno di Jujutsu Moderno o di Difesa Personale?

Bè.. ci sono molte ragioni:

-          E’ divertente
-        Fa stare meglio con il proprio corpo
-        Non è solo attività fisica, è anche attività mentale
-         E’ soffuso di Storia e di Cultura,  che hanno importanza pari alle Tecniche insegnate-
-         Sarà utile, a lungo andare, anche per la Difesa personale…non perché insegni tecniche particolari, ma perché insegna l’Atteggiamento necessario.
-          Insegna le cose con un sistema Collaudato da centinaia di anni..
-          Insegna l’uso di alcune armi tradizionali
-          Insegna l’equilibrio, sia quello fisico che quello psichico.

Ma, soprattutto, ogni allievo troverà all’interno del corso le proprie motivazioni…che saranno comunque mille volte più forti di qualunque motivo possiamo trovare noi.

Tutto ciò che possiamo fare, in tutta onestà, è cercare di insegnare ciò che sappiamo con passione e coerenza, senza cercare di seguire la “moda” o cercare di dare tutto a tutti.



Quando qualcuno entra nel Dojo per chiedere informazioni, cerchiamo di essere onesti e di spiegare esattamente ciò che facciamo e, soprattutto, ciò che NON facciamo (Mi spiace, per imparare a combattere come in Kill Bill si può rivolgere al Dojo Accanto), niente effetti speciali né fuochi d’artificio…Solo duro lavoro, sudore e pratica Sincera…
In questo modo avremo forse poche persone all’interno del Dojo, ma avremo persone che sanno ciò che stanno facendo e che potranno sempre dire di aver trovato onestà.
Concludo, citando un  grandissimo personaggio rimasto sconosciuto:


“Metti in dubbio ciò che ti viene detto, anche se è il tuo maestro. Poniti domande e non ascoltare solo la sua voce, ma al contempo fidati di lui. Compi il tuo percorso e se alla fine ciò che scopri e ciò che lui ti dice sono la stessa cosa, avrai trovato un uomo onesto. Se non lo sono, sappi che comunque il tuo maestro è un uomo è che può aver sbagliato e sta a te capire”

2 commenti:

  1. Caro Loris, mi sono strolicato per trovare motivo d'insulto o di critica alle tue parole (visto il modus operandi di molti Budô internauti avresti senz'altro incrementato i tuoi lettori) ma aimè mi devo arrendere, trovo assolutamente sensato e giusto quello che scrivi; i dubbi, le incertezze e le domande di chi si accosta alle Discipline Marziali vedo che sono le stesse un pò ovunque cosa che non si può dire per le risposte purtroppo, troppo spesso lo si illude con false promesse e traguardi.
    Miyagi e Daniel San...due miti della mia adolescenza.
    Ti saluto cordialmente.
    Fabio

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  2. Personalmente credo che la differenza tra un'arte marziale e la difesa personale, sta proprio nel fatto che le arti marziali allenano prima di tutto la mente e poi il corpo: in questa differenza risiede la loro bellezza. Non potrei mai imparare qualcosa di "violento" così solo per il gusto di "menare"...

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